IL DEMANIO DI CAPRI - PARTE SECONDA - VILLA LYSIS -

martedė 18 settembre 2018 Nessun commento
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IL DEMANIO DI CAPRI  - PARTE SECONDA - VILLA LYSIS -

USO CIVICO - VILLA LYSIS

 

RELATORE ORAZIO GIORDANO ANNO 2005

1. PREMESSA

Il tentativo delle relazioni precedenti è stato quello di ricostruire la storia dei terreni demaniali riportando i passaggi principali dei documenti consultati e alcune tabelle con i dati degli occupatori, gli identificativi catastali, le dimensioni delle aree relative ed i vecchi canoni dovuti.

In questa relazione sono stati fatti degli accertamenti tecnici su tutti i diritti immobiliari di specifici territori nella località di Tiberio, contrade dette Capo di SopraCalanga,Campo del Cerco, iniziando dal 1739 fino al 2005, nell’interesse dell’ente pubblico incaricatomi, Comune di Capri.

Tutte le proprietà qui sotto elencate e descritte saranno chiamate per logistica di relazione “Fondi“ (zone di territorio).

Le proprietà oggetto di accertamento sono le seguenti :

A – Fondo detto di “Villa Lysis” del fu d’Adelsward Giacomo Conte di Fersen facente parte ora del patrimonio disponibile del Comune di Capri;

B – Fondo detto “Konig” di proprietà degli Eredi del Fu Campioni Armando;

C – Fondo detto “Pignalosa” di proprietà di Pichler Francesco. ( N.B. questo fondo sarà relazionato successivamente)

 

PARTE PRIMA

 

1.A – ACCERTAMENTO DIRITTI DI PROPRIETA’ SUL FONDO DETTO   “VILLA LYSIS“ – Barone d’Adelsward Giacomo Conte di Fersen – oggi di PROPRIETA’ DEL COMUNE DI CAPRI –

 

  1. Descrizione ed Individuazione della Proprietà detta “Villa Lysis”-

 

Questo fondo è situato in località Tiberio in contrada Calanga, sul lato Nord e Nord Ovest dell’Isola, con accesso principale daVia Lo Capo, i territori che fanno parte di questo fondo sono individuati nel catasto terreni al foglio con i numeri di particelle 32, 33, 45, 46, 49, 50, 51,54, 57, 58 e 96 (Vedi Cartografia allegato N.° 2). Questo stesso territorio è identificato nel Vecchio Catasto Rustico di Capri alla Tavola I particelle 34– 44– 4546 (Vedi Carteggio dello stralcio della Tavola I allegato alla Presente Relazione).

Il fabbricato principale è identificato col numero di mappa n.ro 33 e con l’iscrizione posta in alto sulla facciata del portico “Amori et dolori Sacrum” costruito su tre livelli tra gli anni 1904 – 1906.

Oltre al corpo di fabbrica suddetto vi sono ancora numero 7 cisterne interrate e l’antico corpo di fabbrica che conteneva l’asinello del Conte Fersen, ed un campo da tennis e bocce, oltre un ponte che sovrasta la strada sentiero di Via Lo Capo che porta giù al Capo di Basso, il quale collega la Villa con altri terreni della stessa proprietà, ornati con diverse piante arboree e vegetazione tipica mediterranea e delle statue, (nota che anni addietro questa proprietà è stata saccheggiata e molte cose sono state trafugate da sconosciuti tra queste anche le statue) .

Questa proprietà è identificata sull’allegata cartografia Allegaton. 2 con il colore Verde chiaro.

  1. Catasti antichi1del territorio detto Contrada Capo e Calanga – 

Dalla ricerca e visione delle “Rivele Capresi Libro degli Apprezzi catasto ordinato da Sua Maesta’ l’8 luglio 1739 (Archivio Carelli – C.C.I.C.) si è rilevato che i territori delle contrade dette Calanga e Capo erano in possesso a censo ai seguenti individui :

-24-

- Aniello Salvia………… Terrazzano di anni 36

Arcangela Brunetta moglie anni 30 – figli ; Candita a. 7, Giuseppe a. 5.

72.2 Possiede un territorio vigneto nella località detta Calanga a censo Venerato Monastero dell’ Ill.mo Salvatore dell’Ordine di S. Teresa di questa città a quale paga per esso annua rendita di carlini 11– 

72.3 Possiede un territorio vigneto nello stesso luogo e confini a censo da Vittoria di Carduccio a cui corrisponde annue carlini 6

Abita nelle case del Sig. Carlo Pagano ……………….

 

-Nicola d’Emilio…………… Terrazzano di anni 64 (Pag. 196 n.° 207)

 

Isabella Federico Moglie, figli : Anna di anni 24, Giovanna di anni 22, Elisabetta di anni 18 Teresa di Anni 14, Serafina di anni 20

72.4 Possiede la porzione del territorio di “Capo”.

72

1.Reverendo Don Giuseppe Ferraronel luogo detto “Capo” possiede un territorio Selva di ½ Tomolo, confinante con Aniello Salvia e demaniale con annua rendita di 6.0 carlini;

2.Aniello Salvia nel luogo detto “Calanga” possiede un territorio Vigneto di ¾ censuato dal Il.mo Salvatore di Capri, confina con Don Giuseppe Ferraro, demaniale ed altri confini con annua rendita di 12.0 carlini;

3.Aniello Salvianello stesso luogo di Calanga possiede un territorio Vigneto di ¼ di tomolo censuato da Vittoria di Carduccio di Napoli, confinante con il Giuseppe Ferraro col Demanio della Città con annua rendita di 6 e ½;

4.Nicola D’Emilionel luogo detto “Capo” possiede la porzione di un territorio di misure 3 confinante con Don Giuseppe Ferraro, Costanzo D’Emilio e Nicola D’Emilio con annua rendita di carlini 15;

73

1.Costanzo D’Emilionel luogo detto “Capo” possiede due porzioni di territorio Vigneto di ½ tomolo2confinante con Nicola D’Emilio e Matteo Di Maria con annua rendita di 30 carlini;

Altri individui come Andrea Salvia, Domenico Ferraro, Nicola Ferraro di Tommaso, ecc. possedevano altri territori in enfiteusio a censo concessi dai Padri Certosinidi Capri e dalla Chiesa di S. Stefano nelle località Calanga, Capo e Moneta.

Vedi anche Catasto Onciario Apprezzo del 1741 stralcio allegato allarelazione n.ro B1.

  1. Dalla Quotizzazione del 1809 (Vedi dettagli nell’allegata relazione n.ro 2) 

Come abbiamo visto dalla quotizzazione del 1809 – 1811 il territorio delle contrade dette CalangaCaposono state divise in quote ed assegnate a privati a seguito di asta pubblica, comportando così la trasformazione della proprietà collettiva in proprietà privata.

Successivamente con atto del Notaio Antonino Alberino del 1839furono concessi in enfiteusiperpetua (ricorda che quest’atto non aveva avuto l’approvazione sovrana ed era stato dichiarato nullo dal R. Commissario Ripartitore dei demani comunali) altri territori liberi, sempre divisi in quote, nelle contrade Capo e Calanga tra cui troviamo:

-Aniello Salvia fu Arcangelo, Calanga;

-Paolo Salvia, Calanga;

-Lorenzo Vuotto, Calanga.

  1. Acquisto di Terreni dal Conte Fersen da privati di parte di territorio del Fondo detto “ Villa Lysis”

1.Con atto di compravendita per Notaio Gennaro Saggese di Napoli in data 8 Dicembre 1904 rep. 6009/5936 i Signori Michele Ruocco fu Andrea

Filippo Salvia fu Angelomaria, vendono due pezzi di terreni da loro posseduti in luogo detto Calanga al Signor Giacomo d’Adelsward Conte di Fersen.

(Vedi Atti Generali Allegato Atto n. 11)

I due pezzi di terreno come dichiarato dai possessori Ruocco e Salvia sono iscritti in catasto fondiario del 1811, il primo all’articolo 1156 e il secondo l’altro all’art. 267 .

Dagli accertamenti eseguiti nella Conservatoria dei Registri Immobiliari di Napoli 3° il Sig. Michele Ruoccofu Andrearisulta Nullo, cioè non vi sono trascrizioni nè in suo favore che di contro. 

Mentre per il signor Filippo Salvia fu Angelomaria il suo pezzo di terra gli è pervenuto da Salvia Luigi come rilevato dal catasto provvisorio del Comune di Capri del 1811 all’art.267 stato di sezione n. 23.- 

(Allo stato di sezione n. 23 del catasto fondiario provvisorio del 1811, il terreno risulta di natura incolto in contrada Calanga di estensione di 450 passi3; (1683 m2)

Non è stato possibile consultare l’articolo 1156 perché i libri del vecchio catasto fondiario di Capri sono andati perduti, al massimo arriviamo all’articolo 1007.

Dalla visura alla Conservatoria dei Registri Immobiliari di Napoli 3° – non risulta nessun atto di compravendita tra Salvia Luigi e Salvia Filippo fu Angelomaria – Tutto quello che ho trovato sul detto Salvia non riguarda il pezzo di terreno acquistato dal Conte Fersen. (Vedi copiatura delle Trascrizioni in suo Favore e Contro e Atto n. 5 – allegati alla presente), però nell’atto anzi detto si parla di un terreno in contrada Capo di Sopra proveniente da Vuotto Maria, figlia di Vuotto Lorenzo ( Leggi l’atto).

2.Con altro atto di compravendita per Notaio Gennaro Saggese di Napoli del 22 aprile 1906 Rep. 6603

Il Signor Giorgio Cerio di Ignaziovende al Sig.Giacomo Barone d’Adelsward fu Axel Conte di Fersen, un territorio in Contrada CapoCalangadi natura seminativo vigneto, sassoso incolto dell’estensione a corpo di circa ettari uno ed are trentaquattro, confinante da un lato con la Via detta del Capo, da un altro con proprietà di Andrea Salvia, da un altro con sottoposta spiaggia del mare e da altri lati con proprietà di Carmela Salvia ed eredi Salvia diversi (sull’atto mancano effettivamente i dati catastali del catasto provvisorio del 1811), ma attraverso una pianta da me ritrovata all’Archivio Notarile allegata ad un atto di provenienza più avanti menzionato, questa zona risulta essere una parte di terrenodella Particella del vecchio catasto rustico di Capri n.ro 45 della Tavola I.

Tale territorio fu acquistato da esso Giorgio Cerio, dal Sig. Alan Lane Hamildoncon istrumento del 4 settembre 1902 per notar Ciro Borrelli di Capri (Vedi atto n.10) il quale acquistò a sua volta dai Sig.ri Giuseppe, Maria ed altri Ferraro con istrumento 18 settembre 1901 per detto notaio Ciro Borrelli (Vedi atto n. 14 allegato alla presente nel fascicolo detto Atti Generali) e con altro atto dai Sig.ri Zappa Carolina e Ferraro Agnello e Giuseppe istrumento per lo stesso Notaio Ciro Borrelli del 31 dicembre 1901 (Vedi atto n.7), su questo territorio gravava un canone enfiteutico a favore dell’amministrazione del fondo per il culto. (Vedi Allegato Atto n. 12 e quelli di provenienza summenzionati).

Dopo i surrichiamati acquisti il Sig. Giacomo Barone d’Adelsward fu Axel Conte di Fersen si impossessa abusivamente (usurpazione) di altro terreno del demanio comunale, come ho accertato e riportato nella mia prima relazione preliminare n.1, infatti prima di questo ultimo acquisto la costruzione della sontuosa VillaLysis4era già in fase avanzata o addirittura già conclusa, Anno 1906. 

La costruzione di corpi di fabbriche legate al suolo possono intendersi come dei miglioramenti apportati al fondo.

Anche il fondo acquistato dal Conte di Fersen dal Giorgio Cerio, e tutta la zona usurpata, fu sistemata e migliorata con l’impianto di un nuovo vigneto, alberi di pino, piante arboree di diverse qualità trasportate da lontano, fontane, statue e altri ornamenti ed addirittura un tempietto costruito sopra un dirupo di rocce (particella 32) furono anche realizzate ben sette cisterne per la raccolta dell’acqua, un campo di tennis e bocce ed una piccola stalla per l’asino per il trasporto del Conte Fersen.

Fu anche pavimentata gran parte della strada di Via Lo Capo con delle mattonelle a quadrettino in rilievo di tipo lapilcemento. Il Conte di Fersen fece anche piantare degli alberi di pino lungo tutto il tratto di strada su Via Lo Capo, che va, dall’ingresso di detta Villa Lysis fino alla zona della Calcara (Fine particella ex 68) sia a destra che a sinistra, oggi ancora esistenti. (Vedi anche regolamento demaniale del comune di Capri allegato alla presente).

Ma oltre l’usurpazione già detta, il Conte chiuse anche l’antica strada militare segnata sulle mappe del Thomas (Vedi Quotizzazione del 1811) che attraversava il suo fondo per tutta la lunghezza della Particella n.ro 45 identificata sulle mappe del vecchio Catasto Rustico di Capri, chiusa a seguito della costruzione di un muro di cinta verso valle proprio sul confine con il fondo detto Konig, questo passaggio si rileva anche dalla pianta allegata all’atto del Notaio Ciro Borrelli del 18 settembre 1901 (Vedi Atto n. 14) da me copiata e ridisegnata. Di questo passaggio vi è e vi era ancora traccia, fino a pochi anni fa in quanto era attraversato dai cacciatori locali, finchè anche il fondo detto Konig è stato chiuso definitivamente. (Fondo detto Demaniello) Questo Fondo è a tutt'oggi del Demanio Comunale e Regionale.

Questa antica strada serviva per approvvigionare con delle fascine legnatiche la calcara5per la produzione della calce. 

Per questo motivo il Conte Fersen fece costruire a sue spese la prima rampa di scale che si diparte proprio dall’ingresso principale della villa fino ad oltrepassare il pontile di collegamento.

 

  1. LEGITTIMAZIONE DEI FONDI APPARTENETI ALLA VILLA LYSIS 

 

A seguito dell’Ordinanza dell’ Ill.mo sig. Prefetto di Napoli nella qualità di Regio Commissario Ripartitore dei demani comunali, in data 20 agosto 1909, fu disposta la verifica e la sistemazione dei demani comunali di Capri e l’accertamento delle illegittime occupazioni esistenti sui medesimi e fu all’uopo nominato l’Agente Demaniale il Signore Ing. Raffaele D’Ambrosio.

Questi, recatosi sul posto, dopo lunghe ed accurate indagini, sulla base degli antichi atti del Comune di Capri, del catasto onciario, degli atti preparatori del medesimo e dagli atti posteriori alla eversione del sistema feudale, nonché ad una diligente e minuziosa ispezione dei luoghi, operata in contraddittorio con gli interessati, legalmente invitati a presenziarvi, ha ricostruito e verificato i confini dei vari corpi costituenti il demanio comunale di Capri, ha accertato le singole occupazioni esistenti sui medesimi, e di tutto ha rilevato le relative planimetrie, a norma e con le procedure prescritte dalla legge e secondo gli ordini a lui impartiti dal Prefetto R. Commissario Ripartitore e dal superiore Ministero di Agricoltura.

Ha in ultimo compilato il ruolo degli occupatori (Vedi Allegato Stato degli occupatori del Comune di Capri del 1912) ha contestato a coloro e ad ogni altro interessato le risultanze della verifica ed ha sottoposto il tutto, come per legge, all’esame ed all’approvazione dello Ill.mo sig. Prefetto R. Commissario Ripartitore dei demani comunali per gli ulteriori provvedimenti come per legge.

Fra le varie occupazioni accertate vi è quella del fondo del conte di Fersen Sig. GiacomoBarone d’Adelsward fu Axel,nella contrada dettaCalangadella estensione di Ettari 00.69.31 per quanto riguarda la particella N. 34della Tavola I della relativa planimetria del vecchio catasto rustico di Capri (nel nuovo catasto terreni di Capri al Foglio 3Particelle n. 32e nel catasto urbano n. 33 + Fabbricato), riportata al numero d’ordine 34 del ruolo generale degli occupatori(stato di sezione) compilato dall’Agente Demaniale Ing. D’Ambrosio; ancora in detta contrada vi è altra estensione di Ettari 00.23.35 riportata nel detto ruolo al n.ro d’ordine 44 distinta con la particella N. 44del vecchio catasto rustico di Capri (nel nuovo catasto terreni di Capri identificata col n.96) ed ancora altre due estensioni, una di Ettari 00.85.77 distinta nel vecchio catasto rustico di capri con la particella N. 45, riportata nel detto ruolo al n.ro d’ordine 45 (nel nuovo catasto terreni di Capri distinta coi n. 49,5154,555758). La seconda di Ettari 00.07.36 distinta con la particella N.46del vecchio catasto rustico di Capri (nel nuovo catasto terreni di Capri identificata con i numeri 4546) nel ruolo al n.ro d’ordine 46.

Vedi certificati catastali allegati alla presente.

- Con il sottostante riportato atto di legittimazione di possesso in proprietà dalla prima relazione preliminare allegata alla presente relazione del II° Ruolo di legittimazione il Sig. d’Adelsward Giacomo fu Axel Conte di Fersen legittimò(Significa che ne divenne pieno proprietario) tutta l’estensione sopra riportata e cioè tutte le zone di terreno distinte in catasto terreni ai numeri di mappa : 32, 33,49,5154,5557,58 e 96 del foglio 3delle mappe del Comune di Capri.

La legittimazione in atto prefettizio approvato con detto Regio decreto, e dal R. Commissario Ripartitore dei demani delle Province di Napoli e dal Sovrano è un vero e proprio atto di piena proprietà assolutamente, in riferimento alla Legge del 16 Giugno 1927 n. 1776 e del Regio Decreto del 26 Febbraio 1928 n. 332; ne rimane solo un canone dinatura enfiteuticail quale può essere affrancato in qualsiasi momento (canone demaniale èimprescrittibile fino all’affrancazione) e che con i R. Decreti precedenti alla legge del ventisette n. 1776 il proprietario possessore poteva chiedere l’affrancazione in qualsiasi momento come abbiamo detto, mentre con l’entrata in vigore del R. Decreto 26 febbraio 1927 n. 1776 l’affrancazione doveva essere fatta all’atto della legittimazione di possesso, questa è la sostanziale diversità tra le due legittimazioni.

  1. TRASCRIZIONE DELL’ATTO PREFETTIZIO DEL 2° RUOLO DI LEGITTIMAZIONE DI POSSESSO DI PROPRIETA’

Protocollo Demani n.ro 5 classifica 2-11-4

Repertorio ufficio Demani n.ro 6

Repertorio Generale della Prefettura n.ro 461

Il Consigliere Aggiunto = firmato = Polenina

 

Regia Prefettura di Napoli 

In Nome di Sua Maestà Vittorio Emanuele III° per Grazia di Dio e per Volontà della Nazione

Re D’Italia

 

Il Prefetto della Provincia di Napoli nelle sue funzioni di Regio Commissario Ripartitore dei Demani Comunali Vista l'ordinanza Comunale del 20 agosto 1909 che nominava l'Ing. Signor Raffaele D'Ambrosio Agente Demaniale del Comune di Capri, all'incarico di procedere alla unifica e sistemazione dell'intero demanio di detto Comune;

Visti gli atti istruttori e la relazione del predetto Agente, nonchè il secondo ruolo delle conciliazioni, con cui si provvede alla sistemazione del restante demanio: Tuoro Piccolo, S.Michele, S.Maria del Soccorso, Denticala, Calabrici, Calanga, Cesina, Cala Masullo, Ferrante, Capo e Caterola, Tragara, Cercola ed con altri modi, di cui parte trovasi abusivamente occupato, parte concessa in enfiteusi come bene patrimoniale del Comune e quindi con le norme che regolano la commissione di tali beni senza provocare su di queste concessioni di formulazione e parte vennero quotizzate nell'anno 1811;

Considerato che tutte le operazioni eseguite sui demani del Comune di Capri e che non sono state sanzionate con Regio Decreto, debbano ritenersi nulle ed imputarsi di alcun effetto giuridico ed i possessori sono abusivi occupatori di demanio Comunale.

Considerato che il ruolo recentemente presentato dall'agente demaniale Ing. Raffaele D'Ambrosio si riferisce ad una estensione complessiva di Ettari 40.51.79 con un canone complessivo di lire 653,00 di cui Ettari 18.29.65 col Canone annuo di Lire 256,78 rappresentano precedenti concessioni di Ettari 22.22.14 con il Canone di Lire 396,52 rappresentano occupazione abusiva sul demanio Comunale.

Vista la Nota 8 Agosto 1910 n.ro 1480 del Ministero di Agricoltura Industria e Commercio con cui si approvano le proposte contenute nella relazione dell'agente;

Vista la propria ordinanza 21 marzo 1911 n.ro 96;

Sanzionata con Regio Decreto 23 Aprile 1911 con cui venne approvato il ruolo di legittimazione di alcuni appezzamenti del demanio Comunale di Capri per l'estensione complessiva di Ettari 73.44.93

con canone annuo complessivo di Lire 1405,69 e con Lire 3985,90 per frutti indebitamente percepiti.

Ritenuto che occorre formare un ruolo suppletivo in cui siano compresi gli abusi occupatasi del Demanio che per diversi ragioni non potettero essere compresi nel primo ruolo approvato con l'ordinanza e con Regio Decreto sopra indicato;

Ritenuto che possono legittimarsi tutte quelle occupazioni che si trovino nelle condizioni di cui all'articolo 51 delle istruzioni 3 Luglio 1861;

Viste le ordinanze commissariali del 31 Agosto e del 6 Settembre 1910 che approvano la tariffa dei demani da imporsi sopra i terreni da legittimare e fissano le annualità di canoni da pagarsi per frutti indebitamente percepiti; Vista la deliberazione 29 dicembre 1911 del Consiglio Comunale di Capri che approva il ruolo suppletivo per legittimazione di possesso presentato dall'Agente Demaniale in numero di 50 partite per una estensione complessiva di Ettari 40.51.79 per Lire 653,30 di canone annuo e per Lire 1798,35 quale somma transatta a titolo di frutti indebitamente percepiti;

Considerato che le legittimazioni furono concluse previa constatazione, che gli occupatori si trovano nelle condizioni volute dall'articolo 51 delle istruzioni approvate con Regio Decreto 3 Luglio 1861 che esse oltre a provvedere alla completa sistemazione del demanio comunale di Capri, assicurano al Comune un Canone suppletivo di Lire 653,30 e la somma di Lire 1798,35 per rivalsa di frutti indebitamente percepiti;

Considerato che tutte le spese del procedimento di notifica, nonchè quelle occorrenti per la legittimazione e per il perfezionamento degli atti debbano cadere a carico degli interessati proporzionalmente alla estensione di terreno da ciascuno posseduta, e che costoro sono tenuti a pagare il tributo fondiario gravante sugli appezzamenti legittimati;

Visti i Regi Decreti 3 Dicembre 1808 e 10 marzo 1810, gli articoli 176 e 177 della Legge organica 12 dicembre 1816 e l'articolo 51 delle istruzioni luogotenziali approvate con Regio Decreto 3 Luglio 1861;

OR D I N A

1°- Sono omologate le conciliazioni per legittimazione di possesso concluse dall’agente demaniale Signor Ing. Raffaele D’Ambrosio con gli occupatori del demanio comunale di Capri, denominato: Tuoro Piccolo, San Michele, S. Maria del Soccorso, Denticala, Calabrici, Calanga, Cesina, Cala Masullo, Ferrante, Capo e Caterola, Tragara, Torina, Cercola, Parate, Grotta, Mulo, Castello, Sopramonte, Cala dei Pulci e Cala della Grotta, Funno, Cala del Fico, Cala Sciuscella, Semaforo, Moneta, Moneta, Pietra di Sopra, Monte del Lauro, Bavelle, Cala dei Finocchi, per una estensione complessiva di Ettari 40.51.79 con un canone annuo complessivo di Lire 653,30, e con la somma di Lire 1798,35 per frutti indebitamente percepiti giusto il ruolo aperto il giorno quindici Marzo millenovecentoundici e chiuso il giorno Ventinove Dicembre millenovecentoundici, che forma parte integrante della presente Ordinanza.

2°- Ogni occupatore è riconosciuto pieno e legittimo “proprietario” dell’Appezzamento concessogli alle seguenti condizioni:

a) di pagare al Comune di Capri il giorno 15 Agosto di ciascun anno a cominciare dal 15 agosto 1911 il canone proporzionale alla superficie occupata come risulta dall’apposita colonna del ruolo;

b) di pagare al Comune di Capri una sola volta allorquando la presente ordinanza sarà Sovranamente approvata, la somma per ciascun appezzamento transatta a titolo di frutti indebitamente percepiti, anch’essi risultante dall’apposita colonna del ruolo.

c) di pagare tutte le spese occorse per la verifica delle usurpazioni e compilazione del ruolo, nonché le altre occorrenti per la legalizzazione degli atti, tassa di registro, spese di copia ed altre, nella cifra che per ciascuno occupatore verrà a risultare su proporzione della estensione occupata ed in conformità dell’omologato ruolo di riporto di dette spese, che a suo tempo verrà approvato dal Prefetto Regio Commissario Ripartitore.

d) di eseguire a proprie spese nel termine voluto dalla legge le Volture Catastali, qualora gli appezzamenti legittimati si troveranno intestati nel nuovo catasto al Comune e di rimborsare il comune delle somme che all’uopo potrà anticipare, nonché di pagare annuo canone, il tributo fondiario gravante sull’appezzamento occupato.

e) di migliorare sempre più i terreni medesimi, cingerli di muri a secco, e di siepi vive là dove esse confinano con pubbliche strade e con zone di demanio libero e di rimborsare il comune della somma anticipata per l’approvazione di termini lapìdei in quei punti ove sia ritenuta necessaria dall’autorità demaniale o dall’amministrazione comunale.

Napoli 27 Gennaio 1912

Il Prefetto Regio Commissario Ripartitore

Firmato = Sorge

La presente ordinanza è stata sanzionata con Regio Decreto del 18 Febbraio 1912 = Registrato alla Corte dei Conti addì 29 febbraio 1912 = Decr. Amm.vo Reg. 120 foglio 91 firmato = Yung = Pervenuto in Prefettura con Ministeriale il giorno 11 Marzo 1912 Vol. 7 del mese e anno con il N.ro 264/58-3-3 Protocollato dall’ ufficio dei demani comunali il giorno 11 Marzo 1912 con N.ro 116-2-11-4 di protocollo

Napoli 11 Marzo 1912

Il Segretario firmato = Ba………

Segue il 2° ruolo di conciliazione di legittimazione di possesso allegato alla presente relazione

 

  1. Dopo la morte nel 1923 del Barone Giacomo d’Adelsward di Fersen 

Il Barone di Fersen nacque il 20 febbraio del 1879-1880 in Francia e morì il 5 o il 6 novembre 1923 a Capri nella Villa Lysis a soli 43 anni, lasciò un testamento olografo pubblicato per notaio Aniello Paturzo del 16 Novembre 1923 registrato in Piano di Sorrento il 23 Novembre 1923 al n.ro 147.

Lasciò la nuda proprietà “di tutta la proprietà” alla sorella Germana Marchesa di Bugnano e l’usufrutto al suo compagno Nino Cesarini, (Antonio Cesarini) oltre i beni mobili, denaro ed azioni delle Acciaierie di Longwy.

In seguito il Sig. Nino Cesarini perse anche l’usufrutto dopo l’impugnazione del detto testamento da parte della sorella del Conte, Germaine (Germana), in forza dell’atto di cessione per Notaio Lanciotti di Roma del 4 Maggio 1939.

1. Con atto di compravendita per Notaio Roberto Sanseverino di Napoli del 9 ottobre 1948, Rep. N.2813 e racc. n. 1193, e trascritto a Napoli il 14.10.1948 al n.ro 17013, la Sig.ra Marchesa di Bugnano d’Adelsward Fersen Germana vende alla figlia Maria Gabriella Capace Minutolo di Bugnano tutta la proprietà denominata Villa Lysis cosi come le è pervenuta dal testamento del Fratello Giacomo Conte di Fersen. (Vedi allegato atto N.°6).

2. Con atto di compravendita per Notaio Roberto Sanseverino di Napoli del 22 gennaio 1954, Rep. 14701 e racc. 3764, trascritto a Napoli il 24.01.1954 ai n.ri 1521/2049, la Signora Maria Gabriella Capace Minutolo di Bugnano vende al Sig. Mechoulam Felix fu Giacomo la proprietà detta “ Villa Lysis” composta da un fabbricato costituito di piano seminterrato, di piano rialzato e primo piano con terrazza ed è riportato in catasto di Capri alla partita 1136 mentre il parco è riportato nel catasto rustico alla partita 42 e consta della estensione di circa mq. 9.800. (Questo è un errore, la superficie era molta di più, la sorella del Conte non essendo del luogo si era fatta imbrogliare da qualcuno non rilevando gli esatti confini di tutta la proprietà appartenente per legge alla Villa Lisys).

3. A seguito della visura eseguita presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di Napoli 3° è stata anche trovato l’atto direscissioneinerente il contratto summenzionato, qui sotto si riporta solo la trascrizione :

 

Trascrizione n. 24134/30991 del 20.11.1954

A favore

MARCHESA MARIA GABRIELLA CAPECE MINUTOLO DI BUGNANO

Contro

FELIX MECHOULAM fu Giacomo

Rescissione del contratto di vendita per Notar Roberto Sanseverino di Roberto del 22 gennaio 1954 al n° 20049, di cui all’atto di citazione ad istanza di essa Marchesa Gabriella Capece Minutolo notificato addi 11 novembre 1954.

La compravendita riguarda i seguenti immobili:

Villa in Capri denominata “Lysis” situata sul piano sottostante al picco di Villa Jovis, confinante con Via Lo Capo, sottospiaggia del mare e proprietà Andrea e Carmela Salvia, nonché di annessa zona adibita a parco. Il fabbricato consta di piano seminterrato, di piano rialzato e primo piano con terrazza ed è riportato in catasto di Capri alla partita 1136 mentre il parco è riportato nel catasto rustico alla partita 42 e consta dell’ estensione di circa mq. 9.800.

E qua viene il bello:

4. Con atto di cessione di quote immobiliari per Notaio Mario Siciliani del 10 settembre 1961 Rep. 15915 racc. 8729 (Vedi Trascrizione N.° 25078/34271 del 19.06.1961 allegata al fascicolo Trascrizioni Conservatoria dei Registri Immobiliari di Napoli 3°), Il Sig. Salvatore Cosentino nato a Capri il 24.10.1891, trasferisce al Sig. Felix Mechoulam nato a Salonicco il 20.01.1906, la quota di un settimo dell’intero sui seguenti appezzamenti di terreno: Particella 51 Foglio 3 di mq. 88; Particella 96 Foglio 3 di mq. 23.35 (a questo punto viene il bello, come ha fatto il Signor Cosentino Salvatore a divenire comproprietario di una quota di dette particelle, se il Sig. Fu Conte di Fersen d’Adelsward Giacomo, aveva legittimato con regolare ordinanza Prefettizia come sopra riportata le predette particelle 51 (ex parte della particella 45 Tav. I catasto rustico) e 96 (intera consistenza della ex particella 44 catasto rustico Tav.I), e l’unico passaggio esistente è stato quello della successione alla sorella Germana; più avanti vedremo! (a questa risposta il sottoscritto geometra Orazio Giordano ha eseguito ulteriori indagini all’Archivio Notarile per capirne le motivazioni).

5. Con atto di cessione di quote immobiliari per Notaio Mario Siciliani, del 16 febbraio 1963 ( Vedi Trascrizione N.° 20514/28425 del 27.06.1963 allegata alla presente) i sig.ri Anna Catuogno ecc. ecc. vedi trascrizione, cedono le loro quote al Sig. Felix Mechoulam, sugli appezzamenti di terreno riportati nel nuovo catasto terreni al foglio 3 particelle 51 di mq. 88, la particella 58 di mq. 964 e la particella 96 di mq. 2335.

Anche gli individui segnati in questa trascrizione mi dovrebbero spiegare come avevano fatto ad impadronirsi di territori già di proprietà privata, perché legittimati dal Conte Fersen.

6. Con atto di cessione di quote immobiliari per Notaio Mario Siciliani del 1 giugno 1963 (Vedi Trascrizione N.° 20608/28523 del 28.06.1963 allegata alla presente) col quale il Sig. Costanzo Colomberotto maritato Arcucci Teresa, ha ceduto la quota a lui spettante in comproprietà al Sig. Felix Mechoulam, sugli appezzamenti di terreno distinti nel nuovo catasto terreni al foglio 3 particelle 51 di mq. 88, particella 58 di mq. 964 e particella 96 di mq. 2335; (particelle legittimate dal Fu Conte di Fersen).

7. Con atto di cessione di quote immobiliari per Notaio Mario Siciliani del 31 agosto 1963 (Vedi Trascrizione N.° 28939/39826 del 11.09.1963 allegata alla presente) dove Michele Vuotto ed altri cedono le loro quote immobiliari al Sig. Felix Mechoulam, sugli appezzamenti di terreno distinti nel nuovo catasto terreni al foglio 3 particelle 51 di mq. 88, particella 58 di mq. 964 e particella 96 di mq. 2335; (particelle legittimate dal Fu Conte di Fersen).

8. Con atto di cessione di quote immobiliari per Notaio Mario Siciliani del 9 febbraio 1964 (Vedi Trascrizione N.° 20923/27727 del 9.06.1964 allegata alla presente) dove i Sig.ri Saporiti Maria Luisa ed altri cedono le loro quote immobiliari al Sig. Felix Mechoulam sugli appezzamenti di terreno distinti nel nuovo catasto terreni al foglio 3 particelle 51 di mq. 88, particella 58 di mq. 964 e particella 96 di mq. 2335 (particelle legittimate dal Fu Conte di Fersen).

Su questi ultimi atti di cessione di quote bisogna fare delle considerazioni

Come abbiamo Visto il Conte Fersen legittimò nel 1912 tuta la proprietà, cioè le particelle di terreno del vecchio catasto rustico 344445 46 di complessivi Ettari 1.76.09 dichiarati nel secondo ruolo di legittimazione che corrispondono ai territori che noi oggi conosciamo con le particelle distinte del nuovo catasto terreni 32, 33, 45, 46, 49, 50, 51, 54, 55, 57, 58 e 96 di superficie complessiva di Ettari 01.73.11, dalle minuziose ricerche eseguite sia alla Conservatoria dei Registri immobiliari sia che all’Archivio Notarile di Napoli, non risulta che in vita il Conte di Fersen abbia fatto dei regolari contratti di cessione di vendita o di enfiteusi registrati, con i titolari che si trovano nei contratti di cessione quote sopra descritti (Vedi Trascrizioni menzionate).

Come abbiamo visto sopra, il Conte alla sua morte lascia un testamento olografo nel quale dichiara che “tutta la sua proprietà” rientra nell’asse ereditario, allora perché questi terreni sono sfuggiti dal possesso materiale della sorella Germanaerede del Conte Fersen?.

Dagli atti di cessione di quote sopra indicati, letti da me personalmente all’Archivio Notarile di Napoli, si legge sempre che i menzionati titolari di diritti immobiliari come sopra, hanno tutti dichiarato che è legittima la provenienza, è in buona fede di possesso animo domini ” (praticamente questi individui se ne sono impossessati senza alcun titolo legittimo, ed avendolo usucapito (art. 1158 c.c.) lo cedono ad altre persone. Forse alla morte del Conte Fersen, visto lo stato di abbandono dei territori di Villa Lysis, (oltre ad essere stata saccheggiata ne hanno asportato anche i diritti di proprietà) e visto l’inerzia del Comune di Capri che poteva certamente reintegrare i terreni “abbandonati” in riferimento alla legge del ventisette n. 1776 e successive, al patrimonio disponibile del Comune, perché dalla data di morte del Conte Fersen alla data della stipula degli atti menzionati erano passati alcuni annetti, preciso però, che manca parte della documentazione inerente altre reintegre sui terreni demaniali del Comune di Capri riguardanti gli anni 1935 –1938, questi potrebbero essere ritrovati con più accurate indagini presso gli archivi di Stato di Napoli e Roma.

Ancora, nel visionare un atto di provenienza qui sotto riportato in sintesi:

Con atto di cessione di quote immobiliari per Notaio Mario Siciliani del 10 settembre 1961 Rep. 15915 racc. 8729, indicato sopra, il Sig. Salvatore Cosentino allora residente a Tiberio in Capri di professione Infermiere, trasferisce delle quote immobiliari al Sig. Felix Mechoulam, la particella 51 di mq. 88, la particella 58 di mq. 964 e la particella 96 di mq. 2335, dal controllo che ho eseguito all’Archivio Notarile di Napoli, le quote su detti terreni sono pervenute al Cosentinoper atto del Notaio Aniello Paturzo del 13 maggio 1945 Rep. 6418 Racc. 9582 registrato a Napoli il 26 maggio 1945 N.°9907, nel quale il Sig. Tedesco Enrico cede al Sig. Cosentino Salvatore tutta l’eredità ricevuta per testamento dalla Moglie Sig.ra Salvia Rosa (Prima moglie di Tedesco Enrico da lei non avrà figli), 

Sintesi dall’atto di provenienza del 13 Maggio 1945 rep. 6418 = Umberto di Savoia Principe di Piemonte = dove il Sig. Cosentino Salvatore acquista dal Sig. Tedesco Enrico fu Giuseppe;

Il quale dichiara, che con atto Notar Luigi Cariello in data 3 Dicembre 1922 n.° 25603 acquista da Elena Scoppa fu Domenico, Terreno incolto sito in contrada La Pietra confinante con Via Tiberio, beni eredi Catuogno, beni Salvia Pasquale, beni Salvia Michele nel catasto rustico in testa a Tedesco Enrico fu Giuseppe livellari al Comune di Capri foglio III° particelle 131 e 269 di are 8.79; su detto terreno grava una quota di annuo canone di lire 2.20 dovuto al Comune di Capri. Con altro atto per notar Oriani in data 10 dicembre 1912 esso Tedesco acquista da Salvia Pasquale altro terreno seminativo incolto in Capri alla Contrada Calanga a Tiberio diviso in due appezzamenti, confinante con beni Salvia Raffaele e altri fu Filippo, beni Salvia Palma e via Calanga riportato nel catasto foglio 3 particelle 82 e 89 per are 23.94 Imponibile 9.98.

Con ordinanza del 30 Maggio 1937, approvato con Regio Decreto in data 4 Giugno 1937registrato il 5 Agosto 1937 al n.° 889 viene esso dichiarato Tedesco Enrico legittimato di altroterreno alla contrada Calanga,confinante con beni del demanio Comunale, beni di Salvia Costanzo e altri, fu Filippo e beni Salvia Palma nel catasto in testa a Tedesco Enrico alla pagina 789 foglio III° particella 36 (oggi appartenente al demanio dello Stato) di are 86.55 e di imponibile 4.33 di natura incolto sterile.

Dichiara inoltre che addì 1.12.1935 muore in Capri sua moglieSalvia Rosa fu Angelomaria, la quale con suo testamento olografo in data 3 giugno 1932 reg. a Sorrento il 14.01.1936 N.°16 chiamò erede universale esso Tedesco Enrico, fra i beni caduti in successione, vi sono i seguenti diritti immobiliari:

a) la giusta quinta parte di una casetta in contrada la Pietra a Tiberio confinante con via Tiberio e terreno di esso Tedesco particelle 131 e 249 nonché di tre pezzi di terreno alla contrada Calanga confina con terreno che esso Tedesco, Via Calanga, Salvia diversi nel catasto alla pagina 298 foglio 3 particelle 35 e 43 e 44 per are 4.61.

Come si è letto dall’atto di provenienza suindicato nessuna delle particelle menzionate riguardano la proprietà del Fondo Fersen.

Considerazioni:

a– Il Conte d’Adelsward Giacomo Conte di Fersen aveva pienamente legittimato la sua usurpazione in possesso di proprietà ed aveva migliorato tutti i fondi, e alla sua morte aveva trasferito il tutto alla sorella nello stesso momento della morte e non anni dopo, pertanto vi è continuità di generazione di possesso e di proprietà;

b– Gli altri individui sono anch’essi da considerarsi usurpatori di proprietà, in quanto non avevano nessun diritto o titolo legittimo per poter trasferire tali diritti di proprietà, non dimentichiamo come pure si legge nell’atto di provenienza di vendita tra il Sig. Tedesco Enrico e il Sig. Cosentino Salvatore che tra il 1935 e il 1938 altri accertamenti sul demanio comunale di Capri furono eseguiti e ne scaturirono nuovi atti di legittimazione e nuovi atti di reintegra, perché allora i suddetti individui occupatori non ne hanno legittimato il possesso dei terreni come ha fatto il Sig. Tedesco Enrico?.

conclusione ed in riferimento solo agli atti di cessione di quote immobiliari dei terreni distinti in catasto ai numeri di particelle 51, 58 e 96, dalla verifica sopra descritta senza divulgarmi troppo in altre considerazioni di carattere personale, preciso che gli atti di cessione di quote stipulati dal Notaio Mario Siciliani oggi sono validi se dimostrata la buona fede ignorando di ledere altrui diritto, art. 1153 c.c. e artt. 1158 e 1159 per quanto riguarda l’usucapione.

Con la legittimazione il demanio viene sdemanializzato e perde le caratteristiche principali della demanialità, ne rimane solo un canone demaniale di natura enfiteutica a favore dell’ente concedente.

Altri passaggi:

Il fondo detto Fersen passò in seguito dal (Vedi provenienze riportate nell’atto di compravendita del 10 Maggio 2001 Rep. n. 77181 per Notaio Giovanni Cesàro di Napoli – atto N. 15) Sig. Felix Mechoulam al figlio Sig. Mechoulam Levy Patrice per atto di donazione del Notaio Giovanni Cesàro di Napoli del 12 luglio 1990 e trascritto il 2 agosto 1990 ai nn. 26558/20049; e per atto di compravendita dal Sig. Mechoulam Levy Patrice al Sig. Manfredonia Massimo per atto del 1 agosto 1995 per notaio Giovanni Cesàro registrato a Napoli il 2 Agosto 1995 al n.ro 14813/V e trascritto il 3 agosto 1995 ai nn. 23162/16961 e seguenti atti di rettifica e di avveramento di condizione, vedi atto summenzionato del 10 Maggio 2001 Rep. n. 77181 per Notaio Giovanni Cesàro;

- dopo da Manfredonia Massimo al Sig. Campioni Armando con atto di compravendita per Notaio Giovanni Cesàro del 5 agosto 1998, registrato a Napoli il 5 agosto 1998 al n. 16096 e trascritto il 6 agosto 1998 ai nn. 26114/20145 e successivo atto di avveramento della condizione, vedi atto Cesàro come sopra.

Il Sig. fu Campioni Armando morì il 19 agosto 1998 a Bora Bora - Polinesia Francese – giusta denuncia di successione registrata a Roma il giorno 11 febbraio 1999 al n. 37 vol. 18100, (Vedi atto come sopra) lasciando come eredi i suoi figli Donatella ed Alberto, questi ultimi con atto di compravendita per Notaio Giovani Cesàro del 12 luglio 1990 e trascritto il 2 agosto 1990 ai nn. 26558/20049 cedono e trasferiscono al Comune di Capri tutta la proprietà come identificata nell’atto di acquisto citato detta “Villa Lysis”.

  1. Considerazioni di fatto accertate sull’ultimo passaggio Eredi Campioni e Comune di Capri –

 

Dalla lettura dell’atto del 10 maggio 2001 rep. 77181 a tutti gli effetti di legge valido, si è rilevato quanto segue:

a– Manca nell’atto la segnalazione che si tratta di proprietà proveniente da usi civici, la quale è gravata di un canone di natura enfiteutica imprescrittibile in favore del concedente Comune di Capri, ad oggi il detto canone non risulta essere stato ancora affrancato, visto l’esamino di tutti i contratti in possesso del Comune di Capri, esaminati uno per uno dietro consenso del dirigente responsabile del settore segreteria Sig. Cerrotta Costanzo, dal 1925 al 2005 (ma questo ormai non serve più perché detto fondo è tornato a far parte del patrimonio disponibile del Comune di Capri).

Inoltre il Notaio non ha segnalato nessun atto di affrancazione nell’atto di compravendita anzidetto, a maggiore precisazione. il Comune di Capri essendo in possesso dei libri contabili del demanio di Capri riportato al n.ro d’ordine 72, ben poteva accertarne la provenienza dagli usi civici, anche il Notaio Cesàro ne poteva individuare l’origine perché tutti i Notai sanno che quando dai certificati catastali emergono diciture come Livellari o Concedenti questi suonano come campanelli d’allarme, che potrebbero esserci ancora diritti particolari sui terreni, e questi diritti andrebbero citati in atto;

b – Manca il totale trasferimento della zona di terreno distinta con il numero di particella 32 di Ettari 00.21.19 del foglio delle mappe del Comune di Capri (Tempietto circolare); 

c- La descrizione del fondo Fersen a mio avviso è povera, non si descrive per esempio che oltre al fabbricato principale vi sono altri corpi di fabbrica, tra cui le 7 cisterne, il tempietto, il pontile, i locali tecnici, i portici, il terrazzo di copertura praticabile, il campo da tennis, la stalla dell’asino, quanti ingressi ci sono e quali sono, e cosa grave l’errata individuazione dei Confini -Salvia Ugo e suoi aventi causa non confinano affatto con il Fondo del Conte Fersen - ma si trovano molto più in basso.

  1. Conclusioni, sul Fondo del Barone d’Adelsward Giacomo Conte di Fersen – Oggi facente parte del patrimonio disponibile del Comune di Capri –

Dagli elencati fascicoli consultati all’Archivio di Stato di Napoli, dagli atti letti presso l’archivio Notarile di Napoli e da quelli allegati alla presente relazione tecnica, e dal noto ruolo dei canoni demaniali del 1936 conservato presso il Comune di Capri al n.ro d’ordine 72 dove si identifica tutta la proprietà del fondo Fersen, risulta che il canone demaniale di natura enfiteutica è stato pagato fino al 1941 nel totale di £. 430,28, (questo è un altro elemento probatorio che la proprietà del conte comprendeva anche le altre particelle occupate dagli altri individui che si trovano menzionati negli atti di cessione di quote immobiliari sopra menzionati). - Usurpatori - 

Dai documenti esaminati risalenti ad anni tra il 1809 e il 1940, si accerta definitivamente quanto segue:

A– Il detto fondo “Villa Lysis” distinto in catasto fabbricati con il numero di mappa 33 e al catasto terreni con i numeri di mappa 32, 45, 46, 49, 50, 51, 55, 57, 58 e 96 era di piena ed esclusiva proprietà del Sig. Barone d’Adelsward Giacomo Conte di Fersen perché era stato Sovranamente Legittimatoa tutti gli effetti di Legge con atto prefettizio n. 461 del 27 gennaio 1912 depositato presso l’Archivio di Stato di Napoli – usi civici serie III° fascicoli 4-5-6-7-8-9-10 ed il conte ne era diventato pieno ed assoluto proprietario, in riferimento a tutti i documenti studiati e riportati in queste mie relazioni in riferimento anche alla legge 16 giugno 1927, n. 1766 e Regio Decreto 26 febbraio 1928, n. 332, e ne rimane solo un canone demaniale di natura enfiteutica, ma dell’enfiteusi ne ha ben poco, in quanto si tratta di proprietà del tutto privatizzate, e non è assolutamente vero che il Conte Fersen aveva avuto in “Enfiteusi” i suoi territori, ad eccezione del solo territorio menzionato nell’atto di provenienza per Notaio Ciro Borrelli del 18.09.1901 rep. 2193 per una superficie di mq. 1630 il cui dominio diretto era del Fondo per il Culto.

Rimane solo da capire, come mai la sorella del Conte Fersen, Germana aveva rinunciato ed omesso di mettere in successione i terreni identificati con le particelle 51, 58 e 96 del foglio 3 delle mappe del Comune di Capri? e purtroppo io non posso conoscere il perché, ma posso dirvi che i terreni distinti in catasto ai n.ri 51,58 96 provenivano dal demanio comunale di Capri, e se è vero che la sorella del Fersen non li aveva riconosciuti come proprietà privata, vuol dire che questi terreni non furono accettati nell’eredità. 

Ma essendo terreni provenienti dal demanio gli stessi dovevano ritornare al concedente Comune di Capri, e successivamente il Comune di Capri, poteva rimetterli in quota e concederli di nuovo a privati, a seguito di tutta la complicata procedura sui territori soggetti agli usi civici; pertanto i titolari menzionati negli atti non avendone fatto richiesta di legittimazione sono considerati usurpatori senza titolo.

Poiché i terreni pur provenienti dal demanio, furono sdemanializzati e potevano essere usucapiti e per questo motivo i titoli stipulati sono a tutt’oggi validi agli effetti di legge come tutto sopra relazionato.

B– Inoltre su di una zona di terreno di estensione mq. 1630 proveniente da privata proprietà, zona distinta in Catasto Terreni con le particelle 49, 51, parte della 50 e della 55 come da pianta allegata all’atto n. 14 vi è la corrispondente di un canone enfiteutico a favore del “fondo per il culto”; (Vedi relazione n. 3 - Fondo per il Culto - Ministero degli Interni).

La Villa Lysis è sottoposta a Vincolo storico - monumentale – ambientale oggi contenuta nel D.lgs. 22-1-2004, n. 42, oltre al Vincolo paesistico ed idrogeologico.

Preciso ancora, che questi terreni facevano parte del demanio antico, cioè del demanio del Re e lo stesso è stato quotizzato e assegnato da un organo superiore a quello Comunale, non è che il Comune di Capri ha concesso Villa Lysis per sua iniziativa, ma per dettami di legge dell’epoca; l’acquisto della Villa Lysis, da parte del Comune e della collettività è un atto legittimo, perché tutti i cittadini di Capri sin dall’antichità hanno usufruito di terre demaniali (Vedi Cartografia Allegato n.°1) ed hanno avuto da esse ricchezze e benefici.

 

Capri, 29 Settembre 2005  Orazio GIORDANO

 

PARTE SECONDA

 

1. ACCERTAMENTO DIRITTI DI PROPRIETA’ SUL FONDO DETTO “KONIG “ – OGGI PROPRIETA’ DEGLI EREDI Sig.ri CAMPIONI - 

 

1.A - Descrizione ed Individuazione della Proprietà detta “KONIG”-

Questo fondo è situato in località Tiberio in contrada Calanga, sul lato Nord e Nord Ovest dell’isola con accesso principale da Via Lo Capo; i territori che fanno parte di questo fondo sono individuati nel nuovo catasto al foglio con i numeri di particelle1054 ex68a, 1055 ex 68b Fabbricato, 454, ,455, 456, 513, 514, 515, le particelle invece distinte nel nuovo Catasto terreni con i numeri 312 e 120 e loro derivate non saranno del tutto trattate in questa relazione in quanto non sono di proprietà degli Eredi Sig.ri Campioni, (Vedi Cartografia allegato N.° 2). Le particelle sopra menzionate evidenziate con il colore giallo, sono identificate nel Vecchio Catasto Rustico di Capri alla Tavola I particelle 59 (ex 68) e parte della particella 48(Vedi Carteggio dello stralcio della Tavola I allegato alla presente Relazione).

Il fabbricato principale è identificato col numero di mappa n.ro 1055 e ricade sulla particella ex 68 accatastato e frazionato dal terreno con tipo mappale n.ro 3645/95 (Allegato alla presente) mentre la restante parte di terreno scaturita dal predetto tipo mappale ha preso il numero di mappa 1054 di qualità Incolto Produttivo di classe 1 con reddito dominicale di Euro 0.85, (vedi certificati catastali allegati alla presente).

1.B - Dalla Quotizzazione del 1809 (Vedi dettagli nell’allegata relazione n.2)

Il terreno identificato nel nuovo catasto terreni con la particella 68 (ora 1054 e 1055 fabbricato), nel vecchio catasto rustico del Comune di Capri era identificato con la particella 59

Tavola I, quest’ultima era stata oggetto di quotizzazione nel 1811 ed è riportata nella pianta n.° 6 del demanio Calanga della quota n.° 8 di moggia per l’estensione di passi antichi 857 assegnato ad Andrea Salvia (vedi pianta allegata alla relazione n.ro 2) cioè are 32.22.

La zona di terreno distinta con la particella 68 (59 del vecchio catasto rustico) che formava fin dai tempi più antichi un unico lotto di terreno, appartenete al demanio, confinato sui lati Nord-Ovest e Sud con strada pubblica Via Lo Capo e sul lato Nord-Est con strada militare che collegava la zona della calcara con il Capo di basso per raggiungere la batteria del fortino militare, poi diventata una servitù di passo, che collegava due punti del demanio comunale il Capo di Sopra con il Capo di Basso, descritta anche nella relazione sul fondo Fersen, questo passo divideva nettamente la particella 68 dall’altra zona di terreno distinta con le particelle 414, 415, 416, 512, 513, 514 e 515, ed era ancora riconoscibile fino al 1995, laddove poi è stata definitivamente sepolta con l’esecuzione di movimenti di terreno eseguiti all’interno della proprietà, ma l’uscita dal sottostante sentiero del Capo è ancora riconoscibile, dal sopralluogo che io stesso ho eseguito e filmato; come abbiamo visto sopra, nella relazione del fondo Fersen, questa strada fu troncata proprio dal Conte a seguito della chiusura del suo fondo con un muro di cinta, facente parte della sua proprietà.

Il terreno cioè quello distinto con la particella 68 nell’antico veniva sfruttato per il deposito delle frasche che servivano ad alimentare il forno della calcara per la produzione di calce.

 

  1. LEGITTIMAZIONE DEL FONDO DETTO KONIG – PROPRIETA’ EREDI SIG.ri CAMPIONI 

I fondi sopra indicati sono riportati nello stato generale degli occupatori del 1912 al n.ro d’ordine 59, in testa ai seguenti individui :

Salvia Giovanni e Giuseppe fu Paolo;

Vuotto Grazia, Carmela, e Giuseppe, Paolo, Michele e Antonio, Luigi ed Andrea fu Natale;

Iodice Filippo, Maria, Margherita e Costanza fu Pasquale;

Salvia Matteo, Domenico, Paolo e Caterina fu Michele;

Salvia Serafina fu Domenico;

Salvia Rosa, Concetta, Costanzo, Giuseppe e Luigi fu Angelomaria.

In località Capo, a seguito di una riscontrata usurpazione di mq. 161 l’estensione totale della particella 59 risultava diare 33.83.

Mentre le particelle distinte nel nuovo catasto terreni al foglio 3 con i numeri di mappa 454, 455, 456, 513, 514 e 515 facevano parte di un territorio distinto nel vecchio catasto rustico di Capri alla Tavola I della maggiore estensione della particella 48 in contrada Cima Capo, è riportata nello stato generale degli occupatori6del 1912 al n.ro d’ordine 48 di estensione complessiva Ettari 1.33.10, in testa a :

Salvia Andrea fu Giovanni.

Questi territori sono identificati sull’allegata cartografiaAllegaton. 2con il colore Giallo.

Aseguito dell’Ordinanza “come per il fondo Fersen al punto 5 parte prima della presente relazione” dell’ Ill.mo sig. Prefetto di Napoli nella qualità di Regio Commissario Ripartitore dei demani comunali, in data 20 agosto 1909, fu disposta la verifica e la sistemazione dei demani comunali di Capri e l’accertamento delle illegittime occupazioni esistenti sui medesimi e fu all’uopo nominato l’Agente Demaniale il Signore Ing. Raffaele D’Ambrosio.

Fra le varie occupazioni accertate vi sono anche quelle dei fondi in questione in contrada detta Capodelle particelle 59 e 48 della Tavola I della relativa planimetria del vecchio catasto rustico di Capri (nel nuovo catasto terreni di Capri al Foglio 3Particelle n. 1054,ex 68454, 455, 456, 513, 514 e 515 e nel nuovo catasto urbano n. 1055 + Fabbricato)

Tabella Riassuntiva :

 

Terreni e Fabbricati di Proprietà Eredi Sig.ri Campioni

numero

Generalità

Dati catastali

superficie

Qualità e classe

r.dominicale

in euro

Ord.

Rif. Stato occupatori

Campioni Alberto nato a Torino il 28.03.1960

Proprietà per 500/1000

Campioni Donatella nata a Torino il 06.02.1956

Proprietà per 500/1000

fog.

particella

Ha

a

ca

1

Tav. I -59

3

1054

 

33

00

Incolto produttivo 1

0.85

2

59

3

1055

 

00

83

Fabbricato Urbano

R.C. 1.146,53

3

Tav. I - 48

3

454

 

07

29

Frutteto U

10.35

4

48

3

455

 

14

26

Incolto produttivo 2

0.22

5

48

3

456

 

23

41

Vigneto 3

41.11

6

48

3

513

 

00

22

Frutteto U

0,31

7

48

3

514

 

07

67

Incolto

Produttivo 2

 

0,12

8

48

3

515

 

04

36

Vigneto 3

7,66

 

- Con il sottostante riportato atto di legittimazione di possesso in proprietà dalla prima relazione preliminare allegata alla presente relazione del I° Ruolo di legittimazione il Sig. Tedesco Enrico gestore di Negozio dei Sig.ri nominati al numero d’ordine 59 dello stato generale degli occupatori (Salvia, Vuotto, Iodice) legittimò il 17.10.1910 tutta l’estensione di are 33.83 e cioè la zona di terreno distinta nel nuovo catasto terreni al foglio 3 particelle 1054 e della zona occupata dal fabbricato particella 1055 ex particella 68, (vecchio catasto rustico particella 59 della Tavola I), mentre il Sig. Salvia Giovanni di Andrea legittimò il 13.01.1911 tutta l’estensione della particella 48 della Tavola I del vecchio catasto rustico di Capri, e cioè quella parte in seguito frazionata da cui sono derivate le attuali particelle distinte nel nuovo catasto terreni con i numeri 414, 415, 416, 513 ,514 e 515 del foglio 3 delle mappe del Comune di Capri.

3.TRASCRIZIONE DELL’ATTO PREFETTIZIO DEL 1° RUOLO DI LEGITTIMAZIONE DI POSSESSO DI PROPRIETA’

Repertorio Generale n.ro 335

Il segretario firmato=Palestino

Protocollo Demani Comunali n.ro 96 - classifica 2-11-4

Repertorio Demani n.ro 2

 

Regia Prefettura di Napoli 

In Nome di Sua Maestà Vittorio Emanuele III° per Grazia di Dio e per Volontà della Nazione

Re D’Italia

Il Consigliere Delegato reggente la Prefettura di Napoli in mancanza del Prefetto, nella qualità di Regio Commissario Ripartitore dei demani Comunali.

Vista la ordinanza commissariale del 20 agosto 1909 che nominava l' Ing. Raffaele D'Ambrosio Agente Demaniale del Comune di Capri con l'incarico di procedere alla verifica e sistemazione di quei demani.

Visto gli atti istruttorii e la relazione del detto Agente, nonchè il ruolo delle conciliazioni, tendenti alla sistemazione del demanio, di cui parte era occupata illegalmente, parte concessa in enfiteusi senza la Sovrana Sanzione e parte quotizzato nel 1811.

Considerato che il ruolo di recente compilato si riferisce ad una estensione complessiva di Ettari 73.44.93 con un canone complessivo di lire 1405,69 di cui Ettari 41.25.91 corrispondono a precedenti concessioni che per la loro maggior parte non erano gravato da alcun canone;

Considerato che la differenza di ettari 32.23.02 devesi attribuire ad abusiva occupazione.

Vista la nota 8 agosto 1910 n.ro 1480 del Ministero di Agricoltura Industria e Commercio, che approva la proposta dell'agente demaniale contenente nella relazione allegata allo stato generale degli occupatori nel senso cioè di legittimare tutte quelle occupazioni che trovasi nelle condizioni prescritte dall'articolo 51 delle istruzioni del 3 luglio1861, tenendo inoltre conto, delle condizioni locali, delle piccole estensioni che formano un sol corpo con terreno adiacente e dove vennero costruite ville o case di lusso ed edifici, cercando di non far rimanere interrotta la continuità e la regolare configurazione del demanio da reintegrarsi in seguito considerato che occorre formare un ruolo in cui siano anche comprese le quote concesse nel 1811, affinché i concessionari si mettano in regola col pagamento del canone arretrato;

Visto le ordinanze commissariali del 31 agosto e del 6 settembre 1910 che approvano la tariffa dei canoni da imporsi nei terreni da legittimare e le annualità da pagarsi per frutti indebitamente percepiti;

Vista la Deliberazione 16 gennaio 1911 del consiglio Comunale di Capri che approva gli atti compiuti dall'Agente Demaniale.

Considerato che le conciliazioni furono conchiuse precisa constatazione che gli occupatori si trovavano nelle condizioni volute dall'art. 17 delle istruzioni 3 luglio 1861 e che esse assicurano al Comune, un canone di lire 1405,69 oltre la rivalsa dei frutti indebitamente percepiti di lire 39.859.

Considerato che le spese del procedimento di verifica, nonchè quelle per la legittimazione, debbono cadere a carico degli interessati proporzionalmente alla estensione da ciascuno posseduta, e che costoro sono tenuti a pagare il contributo Fondiario gravante sul terreno occupato;

Visti i R.D. 3 dicembre 1808; 10 marzo 1810 e le istruzioni 3 luglio 1861;

OR D I N A

1°- Sono omologate le conciliazioni conchiuse dall'Agente Demaniale Signor Ingegnere Raffaele d'Ambrosio, con gli occupatori del demanio Comunale: Ajano di Sopra, Torina, Castello, Mulo, Sopra Capo, Tuoro Piccolo e Tamborio, Grotta, Calanga, Sopra Monte, Moneta, Pietra di Sopra, Nave, Pizzolungo o Calata, Tuoro Grande, Tragara, Funno, Lenzuolo, Calabrici, ed altri modi, per la estensione complessiva di Ettari 73.44.93 col pagamento del complessivo annuo canone di lire 1.405,69 a titolo di rivalsa dei frutti indebitamente percepiti di lire 3.985,90 giusto il ruolo aperto il giorno 15 ottobre 1910 chiuso il 16 gennaio 1911, che forma parte integrante della presente ordinanza.

2°- Ogni occupatore è riconosciuto pieno proprietario dell'appezzamento concessogli con i seguenti obblighi:

a) di pagare al Comune di Capri il 15 ottobre di ogni anno a cominciare dal 1910 il Canone risultante dall'apposita colonna dell'annesso ruolo;

b) di pagare al Comune stesso per una sola volta, allorchè la presente ordinanza sarà sanzionata con Decreto Reale, la somma per ciascun appezzamento convenuta a titolo di frutti indebitamente percepiti, come da altra colonna del suolo;

c) di pagare le spese occorse per la verifica delle usurpazioni e per la compilazione del ruolo, nonchè quelle che potranno occorrere per la legalizzazione degli atti nella misura che per alcun occupatore sarà stabilita, secondo l'estensione del terreno occupato ed in conformità del ruolo di riparto da approvarsi con altra ordinanza;

d) di pagare annualmente il tributo fondiario gravante sull'appezzamento occupato;

e) di migliorare i terreni, di cingerli di muri a secco o siepi dove là tali confinano con la strada di pubblico accesso e con parte del demanio libero e far apporre a proprie spese i termini lapidei in quei punti ove sarà ritenuto necessario .

Napoli, addì Ventuno Marzo Millenovecentoundici

Per il Prefetto Regio Commissario Ripartitore = il Consigliere Delegato Reggente firmato = Saverio Bononio o Bononno.

La presente ordinanza è stata sanzionata con R° Decreto 23 aprile 1911 registrata alla Corte dei Conti addì 3 maggio 1911 - Decreti Amministrativi Reg. 108-761-284 = pervenuto in Prefettura con Ministeriale 15 maggio n.ro 794 classifica 58-1=38-1 e protocollata al protocollo dell'ufficio demani in data 19 maggio 1911 n.ro 194 classifica 2-11-4

Napoli addì 19 maggio = Il Segretario = Firmato Bassardi.

L'annesso ruolo è stato registrato il 7 giugno 1911 = registrato all'ufficio atti privati n.ro 20752=Vol. 347 Serie 4 = Napoli 7 giugno 1911 Esatto lire sessantotto e centesimi 32 = Il ricevitore = firmato = Ciccaglione - Il Segretario firmato = Bassardi

Timbro Prefettura di Napoli

(Segue il 1° ruolo di conciliazione di legittimazione di possesso allegato alla presente relazione)

 

4. STORIA E DIRITTI DEL FONDO KONIG – 

Il Reverendo Carlo Konig era un canonico Svizzero, approdato a Capri all’incirca nel 1940-50, forse aveva anche dei parenti sull’isola, la sua occupazione principale era quella di comprare beni immobili e di ricercare terreni semi-abbandonati o del tutto abbandonati, ma aveva una particolarità non li occupava subito ma ne ricercava i vecchi possessori, li faceva contattare anche all’estero, e ne comprava i diritti o quasi, come faccio a stabilirlo? Ebbene, trovandomi all’archivio notarile di Napoli nel consultare degli atti di provenienza proprio a suo nome, l’impiegato dell’archivio è rimasto stupefatto nel dirmi che a suo nome vi erano almeno una quarantina e più di atti pubblici stipulati per l’acquisto di terreni in svariate contrade di Capri, da una mia personale ricerca quasi tutti i terreni provenivano dal demanio comunale di Capri. (se un giorno qualcuno dovrà identificare i demani antichi di Capri non perda tempo segua Konig e li troverà).

Ma veniamo a noi, il terreno distinto con la particella ex 68 (59) del foglio 3, era ed è un terreno incolto, con numerose roccie affioranti dal terreno ed è coperto da alberi di pino verso il lato Nord – Ovest e Sud ma verso il lato Nord-Est vi è una balza di terreno che all’epoca del 1900 era un vigneto ed agrumeto, oggi parte di questa balza di terreno è stata occupata dal fabbricato.

Come abbiamo visto dall’atto di legittimazione di possesso del 1911, il terreno da demaniale passa in piena proprietà privatae solo un canone di natura enfiteuticane rimane a favore del Comune di Capri, dal ruolo di legittimazione e dalle ricerche che ho eseguito fra i vari archivi comunali ed altri, all’epoca del 1900 e fino al 1950 molti cittadini Capresi emigrarono verso altri Stati oltre oceano, alcuni lasciarono qualche familiare a badare alle loro proprietà, altri invece abbandonarono completamente alcune proprietà, tra queste proprietà vi rientrava anche le zona di terreno distinta con le particella 68, questa particella è stata legittimata dal sig. Professore Tedesco Enricomarito della sua prima moglie Salvia Rosa, che mi ha accompagnato per tutta la durata della mia inchiesta (accertamento) ma questo signore avevalegittimatomoltissime altre proprietà, tra cui la Grotta meravigliosa o Grotta Bianca, nella località all’epoca chiamataBavolle e gran parte del territorio di Tiberio e in altre contrade del Comune di Capri; poiché non era un contadino non poteva controllare tutte le sue proprietà e quelle che rappresentava come gestore di negozio, alla morte della moglie Salvia Rosasi volle liberare di tutti i beni della consorte e parte dei suoi, lui si risposò e dopo alcuni anni andò via da Capri trasferendosi a Massa Lubrense, da allora non si è avuta più sua notizia, non aveva avuto figli con la prima moglie Salvia Rosa fu Angelomaria.

Pertanto anche questa proprietà distinta in catasto al foglio 3 particella ex 68 per l’intera sua consistenza fu semi-abbandonataed i rimasti altri comproprietari Costanzo e Costantina Salvia,quest’ultima era anche inferma, avevano lasciato una parte del terreno in affitto al Sig. Cataldo Salvia fu Andrea come si rileva anche dal ruolo dei canoni demaniali del 1936 dal n.ro d’ordine 46, per questo abbandonofu annotato sul ruolo deicanoni demanialidel 1936 al n.ro d’ordine 31per la sola particella n. 68e al n.ro d’ordine 55per le particelle n. 312 120 (320) del foglio 3, nella colonna provenienza Demaniello” anno 1936/1938, questo è stato rilevato anche dai documenti sparsi conservati presso l’Archivio di Stato di Napoli come già precisato nella mia prima relazione.

Come accennato nelle mia relazione preliminare il fascicolo n. 9della serie III° degli usicivici di Capri, risulta essere vacante, ne manca tutta la documentazione che riguardava gli anni del 1935 –1940 requisita dalla prefettura di Napoli nell’anno 1954 per indagini speciali, e per questo motivo ad oggi non si può stabilire con certezza se questo terreno fu di nuovo reintegrato al patrimonio disponibile del Comune di Capri, oppure rimase in balia degli occupatori per inerzia del controllo del detto Comune, ci vorrebbero delle indagini lunghe e costose per stabilirlo, da eseguire anche in altri Archivi di Stato e presso gli Archivi storici della Prefettura di Napoli. Comunque ad oggi restano Demanio.

 

  1. ATTI DI PROVENIENZA FONDO KOING –

A1. Con atto di compravendita di quote immobiliari per Notaio Mario Siciliani di Capri del 31 agosto 1951 col n.ro di repertorio 455, trascritto a Napoli il 3.11.1951 al n.ro 25008, II Sig.ri eredi di Paolo Salvia; Salvatore Cosentino ed altri cedettero delle quote a loro spettanti al Sig. reverendo Carlo Konig sull’appezzamento di terreno distinto in Catasto con il n.ro 68 del foglio 3 delle mappe del Comune di Capri iscritto alla partita 2975.

Quest’atto non è stato trovato all’Archivio Notarile di Napoli e nemmeno la trascrizione risulta.

I dati sopra riportati sono stati presi dall’atto allegato alla presente col N.° 8a pagina 6 .

A2. Con atto di compravendita di quote immobiliari per Notaio Mario Siciliani del 28 ottobre 1961 n. di repertorio 16082 e n. 8824 di raccolta trascritto a Napoli il 14.11.1961 ai n.ri 41802/30691 – si costituiscono in quest’atto i seguenti individui:

Contro

I Sig.ri Giovanni Salvia, muratore nato a Capri il 1.1.1930 domiciliato a Tiberio in Via Savardina, Ignazio Salvia muratore nato a Capri il 27 agosto 1932, Giuseppa Stinga maritata Cataldo casalinga nata a Capri il 16.6.1894 domiciliata alla Via Tiberio, 49, Virginia Stinga maritata Lembo, Casalinga nata a Capri il 16.5.1901 dom. Via Tiberio, 47, Leonilde Stinga maritata Florio, casalinga nata a Capri il 17.3.1911 dom. Via Croce, 7

A Favore

Di Carlo Konig nato in Svizzera il 4.3.1906 e domiciliato a Capri alla Via Caterola 23,

i nominati signori venditori dichiarano in atto di essere comproprietari rispettivamente in ragione di 28/756 dell’intero del terreno in Via Lo Capo di natura incolto dell’estensione di 3383 mq. riportato in catasto alla partita 2975 particella 68 foglio 3 con R.D. 12.86 R.A. 1.89.

I medesimi Salvia e Stinga dichiarano altresì di aver posseduto “Animo Domini” ininterrottamente e pacificamente ed in modo non equivoco, le quote innanzi specificate sull’indicato immobile, per un periodo di tempo di gran lunga superiore a quello richiesto dalla legge per la prescrizione acquisitiva dei beni immobili.

Essi dichiarano che le quote loro spettanti sono attualmente libere da qualsivoglia onere e vincolo, fatta solo eccezione di un Canone a favore del Comune di Capri.

Precisano le germane Stinga che la quota da esse avuta col presente atto, pari complessivamente ai 18/756 dell’intero e compresa in quella risultante tuttora intestata in catasto a Salvia Giuseppe fu Carlo (36/756) aggiunse la quota 64/756 fu stabilita in 46/756. = tutti firmano =

- Considerazioni di fatto

Come abbiamo visto sopra, dall’atto di legittimazione del 1911 si passa direttamente a quest’atto del 1961,

A3- Con atto di compravendita di cessione di quote immobiliari per Notaio Mario Siciliani del 3 ottobre 1964 rep. 19452 e n. 10532 di raccolta (allegato alla presente relazione al N.°2) si costituiscono :

Contro

1. Il Sig. Angelo Raffaele Colavecchia, pensionato, nato a Capri il 4 Aprile 1896 e dom. a Capri alla Via Tiberio n. 57/A nella qualità di mandatario di, a) Michele Vuotto nato a Capri il 11.4.1880 e residente a New York U.S.A., b) Concetta Salvia in Chiocco, casalinga nata a Capri il 24 giugno 1883 e residente a New York, c) Maria Salvia in Felice, nata a Capri il 21 maggio 1894 e residente a New York, d) Assunta Salvia in Graniero, casalinga nata a Capri il 1 agosto 1901 e residente a New York, giusta procura allegata all’atto, tutti dichiarano di essere cittadini Americani.

2. Costanzo Salvia, pensionato, nato a Capri il 2 settembre 1898 ed ivi domiciliato a Via Tiberio 63

3. Costantina Salvia, in Gargiulo, casalinga, nata a Capri il 27 giugno 1887 e dom. alla Via Tiberio n. 63

a Favore di

1. Carlo Konig sacerdote, nato in Svizzera il 4.3.1906 e dom. in Capri alla Via Caterola, 23;

In sintesi (Vedi l’atto N.°2). I sopra menzionati cittadini Americani cedono le loro quote (si sono ricordati dopo 50 anni che avevano ancora dei terreni a Capri) ai Sig. germani Costanzo e Costantina Salvia i quali acquistano in parti uguali, le quote spettanti in 4/252 dell’intero sull’appezzamento di terreno di natura incolto dell’estensione di circa mq. 3383 in località Lo Capo, e di un altro appezzamento di terreno dell’estensione di mq. 1845 distinto con le particelle 120 e 312 del foglio 3 – su queste ultime particelle (312, 120 ma in parte riguarda anche la 68) bisogna fare una precisazione in merito alle quote dei germani Iodice: (vedi organigramma allegato alla fine dell’atto N.° 2)

a) I germani Iodice emigrarono tutti in America come si rileva dalle procure allegate all’atto N.2, e come si rileva anche dai verbali dell’Ing. Raffaele D’Ambrosio Raffaele, alcuni potrai leggerli nella mia prima relazione preliminare N.°1;

b) Il reverendo Konig acquista per procura le loro quote: “germani Iodice”;

c) Il terreno distinto con le particelle 312 e 120 è occupato della Sig.ra Cerrotta Carmelina fu Antonio in Salvia come si rivela dal Ruolo dei Canoni Demaniali del 1936 al n.ro d’ordine 55 la quale versa il corrispettivo del canone demaniale di lire 4.32 fino al 1940 con bolletta n. 741;

d) Il comune di Capri annota nel detto ruolo nella colonna contrade, “Demaniello” e nella colonna provenienza Iodice;

Perchèil Comune di Capri fa questa strana annotazione “Demaniello”, Il perché di questa annotazione è chiaro; prima questo terreno proveniva dal demanio comunale come ho accertato, poi questo territorio è stato abbandonato dai vecchi proprietari e/o livellari, perchè emigrati all’estero, ed il Comune in riferimento alla Legge del ventisette n. 1766 e seguenti Decreti, ha di nuovo assegnato questo territorio alla Sig.ra Cerrotta Carmelina fu Antonio in Salvia.

maggior conferma di quanto detto sopra, vi è un altro esempio a Tiberio; proprio all’incrocio di Via Tiberio con Via Savardina, contrada “Pietra di Sotto” sulla destra, salendo vi è un appezzamento distinto nel nuovo catasto terreni al foglio 3 particella 234, ebbene questo terreno fu legittimato nel 1911 con lo stesso atto, ed esattamente con gli stessi individui che si trovano a legittimare la particella 312 e 120 e sono riportati nello stato degli occupatori al n.ro d’ordine 86, questo terreno si trova ancora oggi in stato di non occupazione definitiva anche se qualcuno lo sta ripulendo.

Ed inoltre cosa più inverosimile che a pag. 13 di menzionato atto si legge “ case e terreni siti nel territorio di Capri, caduti in successione dei defunti genitori Luigi Salvia e Carmela Iodice”.

Ma dagli accertamenti eseguiti la fu Carmela Iodice e il fu Salvia Luigi sono deceduti rispettivamente la prima il 16.02.1906 ed il secondo il 16.01.1907, cioè prima dell’avvenuta legittimazione di possesso di proprietà e pertanto non potevano gli eredi succedere su queste proprietà, non dimentichiamo che l’atto di legittimazione di possesso in proprietà è tassativamente ed assolutamente titolo valido per la dimostrazione di proprietà e l’allegato ruolo è parte sostanziale e legale per l’esatta individuazione del proprietario, tutte le persone che occupavano terreni appartenenti al demanio comunale sono stati considerati degli usurpatori per occupazione abusiva di terreni demaniali, pertanto non essendo costituitasi nell’atto (appunto perché deceduti prima) non aveva alcun diritto reale sugli appezzamenti di terreno distinti in catasto al foglio 3 particelle 68 e particelle 120 e 312.

(Leggi bene le procure allegate all’atto in questione e vedi l’organigramma di discendenza ricostruzione di generazione Famiglie Iodice, allegata alla presente);

Inoltre, dalle visure eseguite alla Conservatoria dei Registri Immobiliari di Napoli 3° non risulta negli atti di divisione che gli eredi di Iodice Pasquale fu Domenico abbiano diviso o attribuitosi delle quote sulle particelle catastali n.ro 68, 120 e 312 (vedi trascrizioni allegate alla presente relazione a nome di Iodice Filippo, Carmela, Margherita, Luigi, Vincenzo, Paolo, Andrea, Salvia Anna, Arcucci Teresa ecc.)

Per quanto sopra spetta al Comune di Capri valutare e decidere se questi atti privati pubblici sono validi, in riferimento all’annotazione “Demaniello”, ed anche in riferimento alla presunta assegnazione dei terreni ad altre persone fisiche, come rilevato dal ruolo demaniale del 1936, diverse da quelli di provenienza indicati nell’atto prefettizio di prima legittimazione di possesso e di proprietà.

Per quanto mi riguarda in riferimento all’articolo del Codice Civile n.ro 1159 gli atti sopra menzionati sono da considerarsi validi a tutti gli effetti di legge, per quanto riguarda le quote effettivamente trasferite.

A3- Con atto di compravendita per Notaio Mario Siciliani del 26 ottobre 1958 (Allegato alla presente relazione al N.°8, si costituiscono i sig. ri :

Contro

1. Aniello Salvia, contadino nato a Capri il 14 dicembre 1897 e domiciliato in Capri alla Via Lo Capo, 41

2. Carmine Salvia, contadino nato a Capri il 16 febbraio 1915 e dom. in Capri alla Via Lo Capo, 7

a Favore

1. Carlo Konig Sacerdote nato in Svizzera il 4 marzo 1906 e dom. in Capri alla Via Caterola n. 23, il quale acquista gli appezzamenti di terreni in contrada Capo- Calanga distinti in catasto ai numeri 454, 455, 456, 513, 514, 515 foglio 3, e la comproprietà del viottolo distinto in catasto al foglio 3 particella 69 ed è costituita una servitù di passaggio sul terreno distinto in catasto con la particella n. 29, posta lungo il confine esterno lato Sud-Est della particella ex 68, il tutto come descritto nell’atto summenzionato ed allegato alla presente relazione.

A4 – Con atto di compravendita per notaio Mario Siciliani di Capri del 4 Settembre 1971 registrato a Napoli il 20 settembre 1971 n.ro 42330/31466 si costituiscono i Sig.ri:

Contro

Konig Carlo nato in Svizzera il 4.3.1906 e Schmid Hans nato in Svizzera il 1.06.1932

A Favore

Della Sig.ra Mojaiskoy Annamaria maritata al Fu Amato Geometra Giuseppe Federico che in questa mia relazione ricordiamo, nata a Buenos Aires il 3 Aprile 1943 e domiciliata in Capri alla Via Provinciale Marina Grande

Trasferendo le proprietà di Lo Capo così come pervenutegli distinte in Catasto Terreni al foglio 3 particelle 312,120 (il fabbricato riportato sulle mappe catastali alla particella 312 foglio 3 è inesistente, errore di mappa) particelle 68, 454, 455, 456, 513, 514, 515 e quota parte di un tratto di viale comune l’altra parte è una servitù di passaggio costituita con l’atto al N. 2 sopra riportato in sintesi.

Considerazioni:

Come il Sig. Schmid Hans sia entrato in quest’atto in quota con Konig per me resta un mistero.

A5 - Con atto di compravendita per Notaio Cesaro Giovanni del 05 agosto1998 Repertorio n. 72538 i costituiti Sig.ri: 

Contro

Sig.ra Mojaiskoy Annamaria;

a Favore

del Sig. Campioni Armando nato a Torino il 23.10.1914

Il quale acquista i seguenti immobili in località Lo Capo, Fabbricato ad uso civile abitazione distinto in catasto urbano con la particella 1055 - ex 68 b, foglio 3 delle mappe del Comune di Capri (Vedi Tipo Mappale allegato alla presente relazione n.Z) e degli appezzamenti di terreno sul quale esiste vincolo di inedificabilità assoluto, distinti in catasto terreni con i n.ri 1054 ex 68 a, e n.ri 454, 455, 456, 513, 514, 515 e della comproprietà del viottolo comune anche ad altri distinto in catasto terreni con la particella n.ro 69 e della servitù di passaggio costituita sul terreno distinto in catasto con il n.ro di mappa 29.

E’bene precisare che l’oggetto del mio incarico è quello di stabilire se su questi fondi vi siano diritti di Enfiteusi, pertanto essendo l’enfiteusi un antico contratto, non si è data molta importanza agli atti stipulati dopo il 1970, i quali sono stati menzionati solo per completamento di continuità della proprietà.

A6– Con Denunzia di successione n.ro 37 del 19.08.1998 registrata a Roma il 10.02.1999 Volume 18100 a causa dell’improvviso decesso del Sig. Fu Campioni Armandoa Bora Bora (Polinesia Francese) il 19 agosto 1998 lasciava quali eredi i Sig.ri Campioni DonatellaCampioni Alberto, in riferimento al successivo atto di accettazione di eredità a rogito del notaio Giovanni Cesàro in data 12 maggio 199, registrato a Napoli il 20 maggio 1999 al n. 9639/A ed ivi trascritto il 19 maggio 1999 n.ri 17578/12619.

 

6. CONCLUSIONI SULL’ACCERTAMENTO ESEGUITO SUL FONDO DETTO KONIG – DI PROPRIETA’ EREDI SIG.RI CAMPIONI

 

Dai documenti esaminati risalenti ad anni tra il 1809 e il 1940, siaccerta definitivamente quanto segue:

A– Il detto fondo denominato dal sottoscritto “Konig”, di proprietà degli eredi Sig.ri Campioni AlbertoCampioni Donatella posti nel Comune di Capri in località Lo Capo (Tiberio) costituito da un fabbricato realizzato in riferimento alla legge regionale n.17 del 20 marzo 1982 art. 4, distinto in catasto urbano con il numero di mappa 1055 – ex 68/b, il quale risulta frazionato dal terreno circostante con tipo mappale anzidetto e di alcuni appezzamenti di terreno distinti in catasto terreni con i numeri di mappa 1054 - ex 68a, 454, 455, 456, 513, 514, 515 e parte in quota della particella n. 69 (viale comune anche ad altri), il tutto riportato sul foglio n. 3 delle mappe del Comune di Capri Provincia di Napoli; 

Poiché si è accertato, che anche questo territorio suddescritto, proveniva dal demanio Comunale di Capri, il quale è stato prima oggetto di quotizzazione nel 1811 e poi è stato legittimato con atto Prefettizio n. 335 (sopra riportato al punto di questa relazione), approvato dal R. Commissario Ripartitore dei demani comunali della Provincia di Napoli, il tutto assorbito dall’ultima legge del 16 giugno 1927, n. 1776 e dal Regio Decreto del 26 febbraio 1928 n. 332

Pertanto si accerta che anche questa proprietà è stata sdemanializzata a seguito della quotizzazione e della legittimazione di possesso in proprietà, ne rimane solo un canone di natura enfiteutica, il quale è sotto procedura di liquidazione dall’uso civico, ma non è stato ancora liquidato, perché vi era questo accertamento in corso.

Trattandosi di terreno di dominio privato, il terreno stesso è commerciabile, poiché nessuna norma né della legge del 1927, né del regolamento del 1928 ne prevede l’inalienabilità. E’ peraltro chiaro che l’alienazione del terreno, pur valida sul piano civilistico, non sarà tale da estinguere gli usi civici, che continueranno ad insistere sul fondo, limitandone il dominio, ma non impedendo l’esercizio di facoltà, come la facoltà di alienazione, che possono convivere con l’utilizzazione del fondo per gli usi della collettività locale.

Va precisato che la legge del 1927 all’art. 7 parla di “canone di natura enfiteutica”, espressione che, peraltro secondo l’opinione della giurisprudenza, non significa “canone enfiteutico”. ( non è una enfiteusi)

In ogni caso va sottolineato che, per quanto attiene al versante degli usi civici, non si può affermare, in linea di principio, che vi sia un divieto di utilizzazione edificatoria del terreno di proprietà privata.

La procedura di liquidazione dell’uso civico cioè dell’affrancazione del canone è regolata dalla legge del ventisette (1927) n. 1776 e seguente regolamento del ventotto (1928) n. 332 e come più volte precisato in queste mie relazioni nulla hanno a che fare con i canoni (livelli) delle enfiteusi, la capitalizzazione del canone per l’affrancazione dello stesso, avviene sulla base dell’interesse legale al momento della nascita del rapporto. Per il passato questi era sempre del 5%; è per questo che il canone deve moltiplicarsi per 20 (per ottenere 100, che è il valore pieno del bene privatizzato). Vedi conclusioni alla relazione n. 3

In altri termini, nel caso particolare di cui ci si interessa, nelle nostre allodiazioni, il privato non ottiene in regalo la terra che è di tutta la collettività e che se ne è impossessato senza titolo legittimo (abusivamente), bensì il diritto di godersela in perpetuo, pagando un canone annuo all’ente gestore dei beni della collettività; il proprietario della terra su cui grava il canone (illegittimatorio) non ha obbligo di affrancazione dello stesso, ma può richiederne autonomamente l’affrancazione, in qualsiasi momento; ciò avviene corrispondendo il pieno valore della terra alla collettività già proprietaria; tale canone deve essere ovviamente attualizzato, nella qualitàin cui la ricevette. Ciò perché le eventuali migliorie apportateal fondo debbono essere riconosciute a chi le ha realizzate, o ai suoi aventi causa. Diversamente sarebbe un indebito arricchimento da parte della collettività.

In merito leggi anche la relazione n.3 – e vedi anche Legge Regionale della Puglia sugli usi civici allegata alla presente relazione – e Circolare n.° 2/T del 26 febbraio 2004 dell’Agenzia del Territorio.

 

Visto che la Regione Campania non ha ancora varato una legge di riordino degli usi civici (alla data dell’anno 2005) si riporta quella della Regione Puglia che è stata allegata separatamente da questa relazione e qui sotto riporto solo l’articolo del procedimento per l’affrancazione:

 

Art. 10

(Affrancazione dei livelli costituiti su beni civici)

I livelli già costituiti su beni civici sono affrancati su domanda dei livellari. 

La domanda di affrancazione sarà rivolta dal livellario, contestualmente, alla Regione e al Comune concedente cui sono ancora catastalmente intestati i beni. 

La Regione, acquisito il parere favorevole deliberato dal Comune, dispone l'affrancazione del canone (livello o censo) enfiteutico, o di natura enfiteutica, e il versamento dell'importo relativo al Comune interessato pari a venti volte l'ammontare dello stesso, rivalutato con gli interessi legali degli ultimi cinque anni. 

La Regione dispone, altresì, la registrazione e la trascrizione dell'atto di affrancazione presso gli uffici finanziari dello Stato, in esenzione da tasse di bollo, di registro e da altre imposte a norma dell'art 2 della legge 1 dicembre 1981, n. 692. 

Le operazioni tecniche relative al calcolo del capitale di affrancazione, alla registrazione, alla trascrizione degli atti e alla volturazione catastale sono effettuate dai tecnici a ciò abilitati con onere a carico del livellario affrancante. 

L'efficacia dell'atto regionale è subordinata all'avvenuta registrazione e trascrizione dell'atto di affrancazione presso gli uffici finanziari dello Stato. 

Visto la richiesta di affrancazione, dei Sig.ri Campioni Alberto e Campioni Donatella presentata al Signor Sindaco del Comune di Capri in data 14.11.2004 prot. 19913 e Visto il sollecito presentato in data 16 Maggio 2005 prot. 9036 di detto canone di natura enfiteutica che grava sulla proprietà esaminata, come rilevato ed accertato dal sottoscritto Geometra Orazio Giordano si comunica al Signor Sindaco del Comune di Capri Sig. Ciro Lembo e al Dirigente dell’ufficio tecnico – Servizio Urbanistica e Edilizia Privata Sig. Ing. Salvatore Rossi, di poter attivare la procedura per la liquidazione dell’uso civico che grava sui territori di proprietà dei richiedenti summenzionati, in riferimento alle leggi in materia degli usi civici e non dell’Enfiteusi.

Capri, 2 Ottobre 2005

 

Per antico si intende tutto quello rilevato prima del 1800 e non dopo

2Ogni Tomolo dell’antica misura corrisponde a 3 Ettari circa nell’italia meridionale ogni tomolo agrario era diverso tra un comune all’altro non si è mai precisato con certezza l’esatta misura

3 Ogni passo quadrato vecchio a Napoli corrisponde a = 3.74 m2

4N.B. questa è una relazione tecnica di accertamento i particolari della villa o della vita del conte Fersen non sono trattati in quanto non di mia competenza. Pertanto rimane nel tecnico in nome Villa Lysis

5Forno di forma circolare in pietra era acceso notte e giorno usato per la produzione della calce, sulle mappe catastali è ancora oggi identificabile

6Lo stato degli Occupatori di Terre Demaniali è dell’anno 1912 compilato dall’Agente Demaniale Ing. Raffaele d’Ambrosio è stato da me trascritto nella sola parte della località Tiberio foglio 3 senza alterazione alcuna di dati e descrizione ed è allegato a parte alla presente relazione 

Inserito da: Usi Civici Capri Orazio Giordano anno 2005
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