Imu 2020, ecco come funziona la nuova tassa sulla casa

mercoledì 10 giugno 2020 Nessun commento
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Imu 2020, ecco come funziona la nuova tassa sulla casa

Imu e Tasi 2020

Dopo anni di indissolubile sodalizio, la Tasi 2020 è andata ufficialmente in pensione, sostituita dall'Imu 2020 o nuova Imu 2020. L'Imu 2020 è un'imposta che unisce i due precedenti balzelli della IUC, in un'unica tassa. Lo scopo quello di semplificare il pagamento, garantendo allo stesso tempo un'invarianza di gettito fiscale.

Nuova Imu 2020, cosa cambia?

Scadenza Imu 2020

L'emergenza coronavirus non ha cambiato la scadenza per l'Imu 2020, nonostante i rumori di una proroga o di una moratoria. L'acconto Imu 2020 dovrà essere versato il 16 giugno 2020, mentre per il saldo o seconda rata Imu 2020 si dovrà aspettare il 16 dicembre 2020.

È bene ricordare che per il Ministero delle Finanze non è dovuto l'acconto Imu, o prima rata Imu, sulle case acquistate nel corso del 2020. Essendo la prima rata Imu uguale alla metà di quanto corrisposto nel 2019 e non potendo calcolare correttamente l'importo, tutto si rimanda al saldo di dicembre. Stesso principio per le case ereditate nel corso di quest'anno, il cui pagamento dell'Imu 2020 è differito al saldo, o seconda rata, di dicembre 2020.

Proroga pagamento Imu 2020

Un punto importante riguarda però la possibilità per gli enti locali, ovvero i Comuni, di differire i termini di versamento dell'Imu 2020 per situazioni particolari, com'è sicuramente il caso di questa emergenza coronavirus, introducendo di fatto una proroga  per il pagamento Imu 2020. A tale proposito, ricordiamo che la Fondazione Ifel dell'Ance ha predisposto uno schema di delibera per il differimento dei termini di pagamento della prima rata per le persone che si trovino in condizioni economiche difficili a causa dell'emergenza coronavirus. 

IMU 2020, chi la paga?

Ma chi deve pagare l'Imu 2020? La risposta è semplice, a pagare l'acconto Imu 2020, come il saldo, saranno i proprietari di prime case di lusso e di immobili diversi dall'abitazione principale. Sono previste però per l'Imu 2020 particolari esenzioni e agevolazioni, alcune introdotte già dalla legge di bilancio 2020 per l'Imu 2020 e altre decise dal recente decreto rilancio.

In particolare la legge di bilancio 2020 che per l'Imu 2020 sono assimilati ad abitazione principale e quindi esenti

  • le unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari;
  • unità immobiliari delle cooperative a proprietà indivisa destinate a studenti universitari assegnatari, anche in assenza della residenza anagrafica;
  • i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali;
  • la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli;
  • un solo immobile non locato, posseduto dai soggetti appartenenti alle Forze armate, alle Forze di polizia, al personale dei Vigili del fuoco nonché a quello appartenente alla carriera prefettizia.

Un caso particolare è quello di un contribuente che vive in una prima casa dove però non ha la residenza. Imu prima casa senza residenza, devo pagare?

Le agevolazioni

I Comuni possono assimilare a prima casa l'immobile non locato posseduto da anziani e disabili ricoverati in case di cura o di riposo. Mentre per l'Imu 2020 non sono previste esenzioni per i titolari di pensione estera iscritti all'AIRE.

Tra le altre agevolazioni prevista per l'Imu 2020, anche la riduzione del 50% per la casa concessa in comodato d'uso gratuito a parenti di primo grado e la riduzione del 50% della base imponibile degli immobili inagibili ed inabitabili.

Trattamento agevolato per l'Imu 2020 anche per gli immobili locati a canone concordato per cui è prevista una riduzione del 75% di quanto dovuto. Esenzione totale o parziale dall'Imu 2020 per gli immobili degli enti non profit, in presenza dei requisiti richiesti dalla legge. Dal 2016 estesa l'esenzione Imu anche per i terreni agricoli.

Il decreto rilancio ha previsto anche la cancellazione della prima rata, o acconto, dell'Imu 2020 per gli immobili adibiti a strutture ricettive e turistiche, per aliviare il comparto duramente colpito dall'emergenza coronavirus.

Imu 2020 aliquote 

Per quanto riguarda le aliquote Imu 2020, come specificato dalla circolare del 18 marzo 2020 del Ministero dell'Economia, per le prime case di lusso comprese nelle categorie A1/A8 e A9 è prevista l'applicazione di una aliquota ridotta del 5 per mille che i comuni possono decidere di aumentare o diminuire di un punto percentuale, più una detrazione di 200 euro.

L'aliquota Imu 2020 per la seconda casa è fissata nella misura dell'8,6 per mille (aliquota base) che può arrivare fino al 10,6 per mille ed essere aumentata fino all'11,4 per mille, ma solo per i Comuni che vogliano confermare la ex maggiorazione Tasi già approvata negli anni precedenti.

La prima rata o acconto Imu 2020 si pagherà con le aliquote previste dai Comuni per il 2019. La prima rata Imu 2020 sarà quindi pari alla metà di quanto versato per Imu e Tasi 2019, mentre la seconda rata o saldo di dicembre 2020 sarà pagato sulla base delle aliquote che i Comuni potranno approvare entro il 28 ottobre.

Circolare Mef del 18 marzo in merito alle aliquote del saldo 2020

Calcolo Imu 2020

Per quanto riguarda il calcolo Imu 2020, si dovranno seguire le stesse regole previste per Imu e Tasi. Si partirà quindi dalla rendita catastale, rivalutarla del 5% moltiplicare la rendita rivalutata per il coefficiente di ogni immobile per cui si effettuano i versamenti; moltiplicare il risultato così ottenuto per le aliquote deliberate da ogni singolo Comune.

Come si paga imu 2020? Per pagare l'acconto Imu 2020 bisogna utilizzare il modello F24 reperibile presso gli sportelli bancari e gli uffici postali. Il pagamento può avvenire anche online, oppure attraverso gli intermediari fiscali abilitati (commercialisti e consulenti fiscali).

Nel modello F24, bisogna compilare la "sezione Imu e altri tributi locali" e gli importi da versare si indicano nella colonna "importi a debito versati".

Decreto rilancio: Imu 2020 cancellata, ma non per tutti

Esenti gli alberghi e le altre strutture ricettive

Il decreto rilancio ha introdotto importanti novità anche per l'Imu 2020. L'imposta municipale sugli immobili infatti viene cancellata, ma non per tutti. Esenzione Imu per gli alberghi e le altre strutture ricettive, mentre l'Imu sulla seconda casa rimarrà per le altre categorie, compresi i contribuenti privati.

Esenzione Imu alberghi nel decreto rilancio

Nel decreto rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, viene introdotta l'esenzione Imu per gli alberghi e le altre strutture ricettive, tra le più colpite dall'emergenza coronavirus. In particolare ad essere esenti dall'Imu 2020 nel decreto rilancio sono:

  • residence e campeggi
  • ostelli della gioventù
  • rifugi di montagna
  • agriturismi
  • villaggi turistici
  • colonie marine e montagne
  • affittacamere per brevi soggiorni
  • case e appartamenti per vacanze
  • bed & breakfast
  • stabilimenti balneari marittimi lacuali e fluviali
  • immobili degli stabilimenti termali

Con le disposizioni contenute nel decreto ad essere bloccate sono sia la quota comunale dell'Imu sia quella statale. Unica condizione per poter usufruire delle agevolazioni per l'Imu 2020 contenute nel decreto rilancio che i possessori degli immobili siano anche i gestori delle attività turistico-ricettive che si svolgono.

Decreto rilancio, si pagherà l'Imu sulla seconda casa?

Nel decreto rilancio non vi è traccia dell'esenzione per le altre categorie catastali di immobili, ad eccezione della D/2, che quindi dovranno pagare l'Imu sulla seconda casa per il 2020, secondo le regole stabilite dalla legge di bilancio 2020

La scadenza per la prima rata dell'Imu sulla seconda casa è fissata per privati è fissata come sempre al 16 giugno, quando verrà versato l'acconto uguale al 50% del totale di Imu e Tasi dell'anno 2019. Il rimanente 50% sarà invece calcolato sulla base delle aliquote fissata entro il 28 ottobre.

 

Inserito da: Edilblucase
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